giovedì 28 luglio 2011

Nemici

Ci risiamo. Un gruppo di persone lo contesta, e lui perde di nuovo il controllo di ogni freno inibitorio. Nel suo delirio di strabuzzata arroganza questa volta Brunetta ha apostrofato come “cretini”, e poi addirittura “black bloc” e “No Tav” i disturbatori del suo personale show, approdando infine, a coronamento della lista di epiteti, a un esplicito “siete i nemici di sessanta milioni di italiani”. Con la sua risatina isterica da orchetto di Mordor, ha tirato fuori la più antica e consolidata prassi della destra: additare come nemico chiunque metta in discussione il programma deciso dai più forti.

Nemici sono tutti quelli che i padroni chiamano “altri”: i poveri, gli immigrati, i precari, i contestatori. Un'usanza assai disgustosa che si può ritrovare anche in un incredibile opuscolo sulla prevenzione dello stupro, indirizzato alle donne - come si evince dal colore rosa - che circola in questi giorni nella metropolitana di Roma e nella cui introduzione si dice, quasi testualmente, che in una città piena di stranieri, viaggiatori, manifestanti è normale ed è giusto avere paura. Di più. Come per i terremoti, gli incendi e tutti gli eventi inesorabili della natura, bisogna informarsi e imparare la prevenzione in fatto di stupri.

Nella realtà stravolta dei Brunetta, dei Feltri, dei Borghezio e dei Breivik di tutto il mondo, il ministro è minacciato da quattro cittadini armati solo di buoni polmoni, i marxisti vogliono distruggere la civiltà europea e le donne devono imparare a non farsi stuprare per strada.


Intanto, qui, qualcuno comincia a organizzarsi per uno sciopero precario.

3 commenti:

  1. "e le donne devono imparare a non farsi stuprare per strada"

    Per potersi far stuprare comodamente a casa!
    Infatti nel vademecum non si fa parola delle violenze subite in casa, da chi quella casa la abita con te.

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  2. Ciao Kitty!
    Esatto, ed è questo che lo rende un opuscolo inutile - anzi dannoso perché mistifica il problema -, di semplice propaganda e, oltretutto, anche fatto uscire a scopo pubblicitario, visto che tra le pagine ogni due per tre salta fuori un aggeggio che dovrebbe aiutarci in caso di stupri. Come al solito sono i corpi delle donne che l'ideologia destrorsa calpesta per strombazzare i suoi mantra (il cattivo è l'altro,le donne devono stare a casa,ripiegarsi verso l'interno) e fare anche un favore a qualche azienda amica.

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  3. Ciao Adriana :)
    c'è da dire che l'aggeggio salvastuprobeghelli è un inquietante passo avanti pure per dei fascistoni come loro. A me è venuto subito da fare il collegamento col braccialetto elettronico usato in Francia e Spagna sugli aggressori, non è esattamente la stessa cosa, ma è indubbio che l'aggeggio sia la ciliegina sulla torta del mantra "sta a voi non farvi aggredire".
    In paesi più civili, come il Canada, si è convenuto che darà la responsabilità di una possibile aggressione alla donna - e la colpa ad aggressione avvenuta - non è solo sbagliato, ma inutile. E così sono partite le campagne che non si rivolgevano più alle donne, ma agli uomini, perché sono loro a non dover stuprare.
    Ma lì ad uscite giustificatorie e incoscienti di poliziotti si ideano cose come lo slut walking, qui ti ritrovi con commenti di ragazze che si lamentano della "mania di far polemiche per tutto" ed una non sa se davvero non capiscono o se vogliono far finta di non capire, e a che pro.

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